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Di solito a questo consegue una campagna terroristica puntualmente attribuita al cattivo di turno ma che permette al vero criminale di scatenare il terrore e l’aggressione delle popolazioni inermi per aumentare i suoi utili aziendali e di classe. Emblematica la vicenda dell’autunno 2001 in Afghanistan quando per punire il socio holliwoodiano di Bush, Mr Bin laden, del resto mai localizzato dalla più potente polizia spionistica del pianeta, gli interessi delle industrie di armamento che hanno sostenuto l’amministrazione della Casa Bianca sono stati onorati per miliardi di dollari e la produzione di oppio da eroina, sospesa dai talebani, è tornata di colpo ad essere la prima al mondo.

Oltre alla conclusione logica fondata sull’esperienza del passato e che fa propendere verso la tesi di un nuovo terrorismo manipolato, c’è anche qualche elemento supplementare che mi induce a preoccupazione.

È il fatto che mi sono recato in Inghilterra proprio all’indomani della perquisizione alla Moschea integralista di Finsbury Park, in seguito alla quale Blair affermava che “un attentato islamico in Inghilterra è inevitabile”. Poiché di attentati islamici in Inghilterra (se facciamo eccezione per l’abbattimento dell’aereo in volo su Lockerbee, il che si inserisce però in una triangolare lotta di spie che nulla ha a che veder col mondo arabo) non ce ne sono mai stati, che senso ha questa frase se non quella di preparare l’opinione pubblica ? Se c’è questa preoccupazione, allora qualcuno può spiegarmi perché, per la prima volta dal 1981, all’entrata in Inghilterra non ho trovato polizia. Non controllo di polizia, si badi bene, ma polizia.

Chiunque conosca gli Inglesi sa bene che ciò non è possibile se non per un perentorio ordine dall’alto. E per quanto non si voglia essere maliziosi è difficile interpretare quest’ordine dall’alto altrimenti da un invito a eventuali terroristi a cogliere il momento giusto per introdurre esplosivo nell’isola.

La stessa perquisizione con tanto di fermi di polizia nella Moschea lascia pensare al disegno di indurre gli integralisti ad una reazione. Non è mistero per nessuno, infatti, che i servizi inglesi controllano da sempre quelle frange e ne hanno dato ampia prova nel 1994 allorquando, con la scusa di attaccare il sostegno francese al governo laico algerino, alcuni integralisti islamici hanno sparso morte e terrore in tutta la Francia fino a che, proprio l’intervento inglese, non ne paralizzava l’azione che era orchestrata dalla Gran Bretagna.

In cambio del loro intervento tardivo gli Inglesi hanno ottenuto la sospensione degli esperimenti nucleari effettuati dal Presidente Chirac. Non per fare i dietrologi, ma secondo voi qual era il vero scopo degli attentati e che ruolo avevano in tutta la partita i servizi segreti ?

Ripeto, spero di sbagliarmi ma l’ombra del terrorismo, di quello vero, di quello che non viene dalla Mecca anche quando l’esaltato di turno credesse il contrario, incombe minacciosa.

Il che è terrificante ma ci dà anche un senso di speranza e di fierezza: perché vuol dire che, da parte dl Crimine Organizzato che comanda c’è ancora qualcosa da piegare, dunque qualcosa che resiste.

E questo qualcosa, se purtroppo non è italiano è comunque europeo. E da europei ne siamo orgogliosi.