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28/01/2016 | iltempo.it

 

 

 

 

Renzi  sempre più commis degli States

 

 

 

 

Italia sempre più terra di investimento per i gruppi a stelle e strisce. Proprio mentre la tensione tra Roma e Bruxelles è rovente, non passa ormai un giorno senza che qualche multinazionale americana annunci progetti di sviluppo nel nostro Paese. Un piccolo aiutino che arriva da Oltreoceano a un premier che nonostante semini fiducia a tutto spiano per l’imminente ripresa non riesce a portare a casa grandi risultati in termini di crescita. Così dopo l’amore sbocciato con Sergio Marchionne che, con la Fca che guida, ha praticamente contribuito non poco a far rialzare la testa al Pil italiano aumentando la produzione di veicoli nei siti italiani, ora è arrivata anche la Apple, la creatura fondata da Steve Jobs, che ha annunciato ieri la creazione del primo Ios App Development Center in Italia. Un polo che fornirà agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di applicazioni Ios. Lo Ios App Development Center sarà situato in un istituto partner a Napoli. Sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialistico preparando migliaia di sviluppatori a far parte della fiorente comunità di Apple. Inoltre, Apple lavorerà con i partner in giro per l'Italia che forniscono la formazione degli sviluppatori per completare il curriculum e creare ulteriori opportunità per gli studenti. Una notizia che ha mandato in brodo di giuggiole il premier che, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi ha detto: «Apple aprirà a Napoli una bella realtà, con 600 persone. Domani (oggi) Tim Cook sarà qua». Non menzionando però il fatto che il colosso di Cupertino doveva anche farsi perdonare i quasi 900 milioni di Ires non pagata in Italia perché i ricavi maturati nel nostro Paese erano fatturati in Irlanda con aliquote più basse. Una vicenda chiusa con il versamento di 318 milioni di euro, a saldo di tutte le pendenze con l’Agenzia delle Entrate.