Questo sito si serve dei cookie tecnici e di terze parti per fornire servizi. Utilizzando questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie.



E poi, prigionieri inermi assassinati a freddo, feriti liquidati: almeno a non voler rifiutarsi di credere alle fonti documentate della rete francese Canal Plus.

C’è di che far inorridire chiunque. E c’è da chiedersi: queste esazioni, questi eccidi, sono una serie di inattesi boomerang ? I media sono davvero di colpo così liberi da far passare notizie che, abitualmente, vengono censurate ? Perché nessuno può aver già dimenticato come, durante il conflitto infuriato in seguito all’invasione dell’Iraq, la libertà di movimento e di registrazione fu garantita solo nel campo iracheno e - come attestano tutte le testimonianze dirette -  fu impedita con spudorata prepotenza dagli americani,. Che, tra l’altro, en passant, eliminarono anche qualche giornalista dalla faccia della terra.

Questo improvviso cambio di registro è bene accetto, ma ci lascia qualche dubbio in testa.

Che si facciano filtrare apposta queste notizie atroci per rovesciare Bush e modificare – in senso più subdolo e persino più pericoloso – il piano imperialista, sospingendo il non meno temibile Kerry ?

Che si stia preparando la mela avvelenata per le forze dell’Onu ? Che si voglia procedere nell’impantanamento europeo in Asia, favorendo, al contempo, il moltiplicarsi dei conflitti etnici e religiosi ?

Che, tanto per non guastare, manterrebbero assai alto il prezzo del petrolio fornendo alti dividendi alle compagnie petrolifere e, soprattutto, rendendo conveniente l’estrazione ancora troppo costosa dell’oro nero dai pozzi americani.

Che si voglia alimentare l’indignazione araba per provare ulteriormente a scatenare quella guerra islamo-cristiana che non riesce ad attecchire malgrado l’impegno sovrumano dei registi dello spettacolo e del terrore ?

Non è impossibile che le notizie siano filtrate indipendentemente da disegni occulti. Tuttavia tanta e tale è la censura centralizzata dei media che non possiamo non temere che ci sia sotto la fregatura.

Non possiamo non rammentare le parole di Laocoonte davanti al cavallo di Troia: “temo i Danai anche quando portano doni”.

E quando lasciano filtrare notizie.