Scritto da direttanews.it   
Lunedì 28 Dicembre 2015 00:27

Della serie che ce state a raccontà?

I protagonisti di questa storia sono 9 profughi provenienti dal Gambia. Come molti altri migranti accolti dall’Italia in questi mesi anche loro hanno mostrato totale disprezzo verso gli aiuti che associazioni e volontari vari elargiscono in loro favore. In particolare questi presunti richiedenti asilo hanno avuto la bella idea di gettare direttamente nel cassonetto della spazzatura i vestiti che la Caritas gli aveva donato. Si trattava di pantaloni, camice, felpe, maglioni e altro; tutto abbigliamento ricevuto in dono dalla cooperativa Ecofficina Educational che ha in gestione i profughi dell’albergo Tina di Cesuna. I gambesi, tutti tra i 20 e i 29 anni, hanno fatto infuriare con questo loro gesto di ingratitudine migliaia di persone che si sono scatenate sul web.
Evidentemente non contenti di quello che avevano combinato hanno pensato bene anche di aggredire due carabinieri di Canove. Per questo atto erano stati condannati sabato dal tribunale di Vicenza a otto mesi di carcere, con pena sospesa e uscita dal programma di protezione e integrazione. Ma questo non era abbastanza così i profughi hanno deciso di fuggire e far perdere completamente le loro tracce. Di fatto ora dopo quello che hanno combinato e dopo le decisioni del giudice sono a tutti gli effetti clandestini anche se dal punto di vista formale sono anche contemporaneamente in attesa della risposta sulla loro richiesta di asilo. Insomma un pasticcio burocratico che ha scatenato anche l’ira del governatore Zaia: “Quando la gestione caotica e improvvisata dell’immigrazione si fonde con le leggi colabrodo di questo Paese il risultato è devastante, come nel caso dei nove gambiani di Cesuna, in provincia di Vicenza”. Il governatore poi ricorda in modo sarcastico che proprio mentre accadevano i fatti dei 9 profughi “la Prefettura di Vicenza ha emesso un bando per l’assistenza agli immigrati 2016 pari alla bellezza di 21 milioni di euro”.