Scritto da Antonio Severo (ilprimatonazionale.it)
Martedì 22 Dicembre 2015 00:13
Anche se in molti preferite il vittimismo vigliacco
Dicevano che c’era stato un risveglio nella Forza. Ma forse è una di quelle cose tipo una notifica del quattordicesimo gruppo di wazzap in cui ti hanno aggiunto a tradimento che ti strappa dalla fase rem con il suo odioso cicalio, ti fa bestemmiare contro chi manda il meme coi folletti di Natale e poi ti riaddormenti. Perché di sicuro la Forza era ben assopita durante i 135 minuti in cui si è dilungato il settimo episodio di Star Wars. Mai un sussulto, un “oooohhh” o anche un normalissimo “ma che minchiata!”. Certo, c’è un momento bellissimo in cui l’inquadratura mostra il Primo Ordine schierato sui ghiacci primordiali di un pianeta, con tutte le truppe perfettamente ordinate in forme geometriche, untripudio di nero-bianco-rosso e addirittura il generale in divisa grigio scuro che parla dal palco con tanto di altoparlanti e in quel momento il braccio inevitabilmente ti scatta a molla. Ma il tutto è rovinato quando come risposta al discorso che incita al mettere ordine nella Galassia contro il degrado e il disordine portato dai partigiani della resistenza ecco che i trooper d’assalto… alzano il braccio sinistro con un pugno chiuso! Ma come, è dal 1977 che l’Impero, la marcia, Darth Vader, il Lato Oscuro, le divise disegnate da Hugo Boss e il doppio taglio che si intravede chiaramente dietro le maschere e i caschi erano un chiaro riferimento al Male Assoluto o ora mi rovinate tutto mischiandolo con il male necessario di giovannipaoliana memoria?
Ma non lo sapete che il Male Assoluto pure in edicola tira più del famoso star warspelo mentre i regimi rossi oramai sono un sogno erotico solo per i nerd di geopolitica virtuale che su facebook postano la notizia di Putin che va a salvare i Marò presa dal blog rettilianioggi.altervista.com convinti che sia affidabile? Dai, nel 2015 ancora qualcuno che ci prova col nazionalcomunismo dicendo che è il superamento del fascismo? In una sola scena avete rovinato l’Impero del Male più fico della storia del cinema ma confidiamo che per questo gravissimo atto il Lato Oscuro vi punirà con disonore. Ma a parte questo sussulto subito smorzato, il resto è talmente telefonato e prevedibile da sembrare una partita della Roma contro una modesta compagine di serie b in Coppa Italia. Anche l’ingresso dei personaggi “storici” che dovrebbe essere trionfale, emblematico e quasi forzato per tentare di essere epico si risolve in una scenetta che non riesce a smuovere neanche un muscolo facciale. Anche la scena “tragica” è talmente prevedibile che ne intuisci lo svolgimento circa dieci minuti prima.
E poi tutte le domande che ci eravamo fatti nel trailer svaniscono in pochissimo tempo. Che fine ha fatto Luke? Bah, alla fine te lo dicono nei titoli di testa. E il misterioso Kylo Ren? Praticamente al primo dialogo manca che ti diano indirizzo e codice fiscale per farti capire chi è, per lo meno non fanno finta di tenere il segreto fino alla fine e prima di metà film te lo rivelano con tanto di platea che sussurra “vabbè ma grazie alla mentula”. Però dai, almeno è fico, ha l’armatura fica, può essere un altro Darth Vader… Maddeché, già cammina che pare il troll della Compagnia dell’Anello, poi ha le turbe psichiche ogni dieci minuti coi conflitti interiori che sembrano presi da un film di Ozpetek, e poi dai, sei un cacchio di Sith super potente con la spada laser più fica del mondo e vai in difficoltà nel duello col primo scemo che usa per la prima volta un’arma jedi – roba che pure Luke e il buon Vader ci hanno messo giorni, settimane, mesi per imparare a usarla – e poi pensi di essere un cattivo credibile?
Ma il peggio viene dopo. Si sapeva che l’attore che lo doveva interpretare era l’orribile Adam Driver, ma tutti erano convinti che fosse solo una copertura, al massimo lo stuntman che lo interpreta solo nelle scene in armatura, tipo David Prowse nella vecchia trilogia che però quando si toglie la maschera è Sebastian Shaw. E invece no. Mano sulla maschera, rullo di tamburi, tanta attesa, ecco che si vede e… no dai rimettiti la maschera ti prego! Ma porca miseria puoi pensare che quello sarà un cattivo credibile quando ti vedi il faccione che pare quello di un caratterista per le parti del deforme minorato, con tanto di orecchie a tazzina e labbroni che se li vede Alba Parietti licenzia il suo chirurgo? Niente anche qui non ci siamo.
Vabbè dai, però ci sono i “nuovi personaggi”, la donna e il nero, che finalmente possono fare contente le minoranze snobbate da una società maschilista e razzista. Infatti di sicuro le donne ameranno identificarsi nellaforce-awakens-stomtrooper sfigata piagnona che vive in una roulotte che cade a pezzi rovistando nella spazzatura di un deserto e i neri si sogneranno nei panni di Arnold – vi assicuro che è lui, la notizia della sua morte era solo un depistaggio per creare attese verso questo film – che interpreta un personaggio fantastico dalla profondità psicologica di una sogliola Findus nel congelatore, che ha un grande dramma interiore tanto che ci mette circa 20 secondi per scendere in guerra, vedere il suo amico morire, capire che è tutto sbagliato e darsi alla fuga per poi essere accolto come eroe dai partigiani in quanto disertore. Un grande passo avanti verso queste categorie svantaggiate, dato che prima magari le donne potevano identificarsi solo in una principessa cazzutissima che resiste alle torture per non tradire i suoi compagni, che spara e lotta e guida eserciti e ha un carisma che pare Mourinho mentre i neri al massimo potevano vedersi in un Lando Carlissian che fa il pirata che governa una città-stato sovrana e indipendente, che tiene in scacco tanto l’Impero quanto i ribelli e che da solo è un inno alla libertà e al non avere padroni. Non sia mai che possano identificarsi in eroi realizzati, sarebbe razzista.
Meglio gli sfigati che ti ricordano che sei una minoranza, fa più democratico. Però qualcosa di positivo c’è. Tornano i personaggi storici, dicevamo. Han Solo col catetere, che se la trilogia de I Mercenari era grottesca per i vecchietti che fanno gli eroi d’azione qua manca pure l’autoironia. Poi torna Leila che pare si sia mangiata l’intera luna boscosa di Endor con tutti gli Ewok. E poi Luke, di cui non posso dire nulla per non fare spoiler ma che pare Perry Mason della serie anni ’90. Per non parlare dei richiami alla trilogia classica: il fottuto pianeta desertico – e la domanda sorge spontanea: ma diventi un mago della Forza quando ti abbandonano nel pianeta desertico o ti abbandonano nel pianeta desertico perché sei un mago della Forza? – quello ghiacciato, quello boscoso, il pub coi suonatori alieni e i contrabbandieri in cui iniziano tutte le campagne di Dungeons and Dragons e che stavolta è gestito da una che pare la cugina di Yoda, il Millennium Falcon che ha duemila anni ed è il corrispettivo nel nostro mondo della Renault 4 ma non si sa bene come riesce a seminare le più moderne e avanzate astronavi, il duello tra Caccia Imperiali e X-Wing nei canaloni del pianeta-base spaziale, i soldati imperiali che ancora non hanno imparato a sparare e lisciano il bersaglio pure da tre metri, o stato maggiore imperiale che evidentemente è ancora francese e dopo 34 anni da Yavin e 30 da Endor riesce ancora a spendere fantastilioni di dobloni galattici per costruire basi spaziali a forma di pianeta che distruggono interi sistemi stellari ma sempre con un cacchio di unico punto debole che se colpito fa ovviamente esplodere tutto e non solo non riescono a risolvere sta cosa ma manco lo difendono e si fanno fregare sempre nello stesso modo per la terza volta consecutiva – “La Linea Maginot è pronta, mon general, ma i tedeschi la stanno aggirando passando dal Belgio” “Diable, mandate altre truppe sulla Linea Maginot!” – e poi la solita battaglia con gli straccioni che sembrano vestiti in un discount di San Lorenzo che in minoranza e con armi approssimative riescono ovviamente a sconfiggere l’esercito che ha conquistato la galassia ma nessuno ancora ha capito come visto che i suoi soldati hanno una media realizzativa al tiro che sembra quella di Bruce Harper nella New Team.
Insomma tutti gli ingredienti che aprono la strada verso un’altra fantastica trilogia. Che la Forza sia con voi.