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12/01/2016| salernonotizie.it

 

 

Caro Salvini, i terroni non aspettano te per le ruspe

 

 

 

 

Un cittadino extracomunitario molesta una ragazzina di 14 anni a Salerno e nel rione collinare di Matierno scoppia la rivolta. I residenti della zona hanno dato vita ad un vero e proprio raid punitivo cercando di farsi giustizia da soli e prendendo d’assalto il centro di accoglienza dove era ospitato lo straniero. Il cittadino straniero è giunto nei mesi scorsi in Campania dopo lo sbarco al porto con una nave di migranti.
Raid_Matierno_1Tutto è cominciato con una presunta molestia subita dall’adolescente, avvicinata dal giovane migrante. Quando la ragazza ha raccontato prima a casa e poi nel quartiere quanto avvenuto, è scattata la rappresaglia. Un gruppo di persone, domenica sera, si è recato dinanzi al centro di accoglienza che si trova nello stesso rione, cercando di sfondare il portone d’ingresso per linciare il presunto molestatore.
Gli extracomunitari si sono barricati all’interno, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine che poco dopo sono giunte sul posto bloccando l’assalto. Oltre a numerose pietre, sarebbero stati esplosi anche alcuni colpi di pistola contro il palazzo che ospita il centro di accoglienza.
LA CONDANNA DELLA CGIL.  Condanniamo con fermezza la violenza con la quale alcuni cittadini hanno assaltato il centro di accoglienza per stranieri richiedenti asilo di Matierno. Chiediamo a tutta la società civile di esprimere pari condanna per episodi di razzismo che non appartengono alla nostra comunità. Una comunità che, in questi anni, si è prodigata e ha saputo accogliere degnamente migliaia di migranti che fuggivano dalle guerre e dalla fame.
Chiediamo alle forze dell’ordine di fare piena luce su quanto accaduto e di individuare al più presto i responsabili di questo vile atto.
Non sono tollerabili atti di teppismo e di violenza gratuita, soprattutto se diretti nei confronti della parte più debole della società. E’ per questo che staremo affianco dei migranti per affermare i loro diritti di cittadinanza.
PEDUTO (NOI CON SALVINI): Intollerabile centro accoglienza a Matierno
In una nota per gli organi di stampa, il segretario cittadino del movimento NOI CON SALVINI interviene sulla vicenda dello scontro avvenuto  –  nella tarda serata di ieri – fra residenti del popoloso e popolare quartiere salernitano di Matierno ed un gruppo di immigrati extracomunitari, ospiti – a quanto sembra – di una struttura di accoglienza per rifugiati:
“Da sempre abbiamo denunciato lo stato di abbandono e di incuria “sociale” ed “urbanistica” a cui la scellerata indifferenza delle istituzioni soprattutto locali ha lasciato tutti i quartieri periferici e collinari della nostra città, fra cui anche e soprattutto Matierno. Ma oggi dobbiamo denunciare e censurare – con ancora maggiore forza – la scelta di chi ha predisposto – o anche solo autorizzato – la presenza di un centro di accoglienza per immigrati nel cuore proprio di Matierno, aggiungendo irresponsabilmente disagio sociale a disagio sociale, con il solo risultato di innescare una pericolosa “miccia” di scontro fra residenti, ormai  esasperati da anni di abbandono generale e generalizzato circa le proprie giuste attese e rivendicazioni di cittadini italiani e salernitani, ed extracomunitari – o presunti rifugiati – che, ancora una volta, vengono scelleratamente “calati” – per volontà delle disastrose politiche governative di accoglienza indiscriminata – in realtà urbane e sociali che già vivono enormi problematiche di “integrazione” sociale, economica ed occupazionale.
Noi diciamo basta a queste assurde “sperimentazioni” di pseudo-integrazione fatte – come sempre – sulla pelle della povera gente. I cittadini di Matierno hanno bisogno di tutto – da un efficiente trasporto pubblico ad un maggior decoro delle strade del proprio quartiere, passando per la presenza di spazi efficienti ed efficaci per la ricreazione sociale e sportiva; di certo non vogliono essere esclusivamente attenzionati per diventare inaccettabile “laboratorio” di scontro urbano e di esasperazione sociale”.