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Una provocazione

Sii il signore di te stesso

 

Giorno dopo giorno in  questa società  senza morale s’impone una dittatura moralista.
Giorno dopo giorno gli eventi internazionali creano le condizioni per un’alternativa epocale.
Non c’è però chi sia in grado di rifiutare la prima e mettere a profitto la seconda.
Perché siamo privi di élites: prepariamole dunque.
di
Gabriele Adinolfi

 

Dallo scorso aprile è vietato fumare in tutte le carrozze dei treni regionali. Se potete però permettervi di viaggiare tra i ricchi, sappiate che nell’eurostar c’è un vagone per soli fumatori, rigorosamente isolati dagli altri passeggeri, ovviamente: ogni epoca ha la sua apartheid.

 

Polline e miele

 

 

Dall’università d’estate prende il via un progetto di formazione.
Facendo leva sulle strutture costruite pazientemente, avviamoci alla costituzione
di un soggetto comune senza etichette che ci consenta di essere infine protagonisti.
Disciplina di sé, conoscenze tecniche, azione popolare: i tre fondamenti di questo
programma di mutazione profonda e progressiva
di Gabriele Adinolfi

 

 

Esistono momenti e momenti nella storia dei popoli. Alcuni di questi sono ingrati, sfavorevoli, duri da sopportare; altri sono invece promettenti perché offrono l’occasione di rivoluzionare gli stati di fatto.
Questi momenti si alternano ma troppo spesso quelli favorevoli si presentano invano, in quanto per cogliere al volo le occasioni, se manca l’uomo della provvidenza, servono uomini capaci, volenterosi, lucidi ed efficaci.

 

Punto e accapo

 

 

Come si è svolta l’Università d’Estate
Quali sono state le ragioni del suo successo di affluenze
Perché il bilancio è così  positivo
Come capitalizzarla davvero, lasciandosela indietro

di Gabriele Adinolfi

 

Chi c’era sa com’è andata, chi non c’era non lo saprà mai veramente.
Essendosi trattato di un evento speciale, suggestivo oltre che costruttivo, la tentazione è di andare oltre e di non parlare affatto di quest’Università d’Estate.
Quando le azioni riescono, soffermarvisi è pericoloso: si rischia di compiacersi e badate che non c’è maggior insidia, per la continuità di un’opera, della soddisfazione di sé che appaga ed appesantisce.

 

Polaris

 

Circuito d’ Iniziative Metapolitiche
Una nuova sfida

di Gabriele Adinolfi

 

 

 

Abbiamo l’intenzione di raccogliere la sfida.
Non che si tratti di una novità, abbiamo l’abitudine di farlo, e in particolare da quattro anni a questa parte ci sembra di esservi riusciti più costruttivamente che in passato.
Il susseguirsi degli eventi politici, e delle esangui  reazioni che questi hanno puntualmente prodotto, ci suggerisce però l’opportunità di compiere un altro passo avanti.

Il manifesto fallimento dello “spettacolo della politica” si scontra con le solide realizzazioni quotidiane di chi fa politica in profondità

rifuggendo le ingannevoli seduzioni del palcoscenico.

Nella scelta tra un effimero luccichio ed un’entusiastica scoperta di nuovi orizzonti si decide il destino delle culture alternative. E non soltanto.

Gabriele Adinolfi

 

 

“Ma questa è la mia dottrina:       chi vuole imparare a volare un giorno, deve imparare dapprima a stare in piedi, a camminare, a correre, a saltare, ad arrampicarsi e a danzare” Friedrich Nietzsche

 

 

Sei sgomento, sei spiazzato, sei disilluso, sei scettico ? Devi cambiare i parametri ai quali sei abiuato.

Pensiero/atto – Atto/pensiero.

Promulghiamo una rivoluzione culturale per far piazza pulita dei luoghi comuni che ci costringono al palo e che ci vengono dal marxismo e dalla reazione. Per colpa di tanti censori costruitisi nel nulla e schiavi dei riflessi condizionati, che per ignoranza o credulità si sono fatti portavoce di tutte le corrosioni possibili.

Gabriele Adinolfi

 

“Abbasso l’intelligenza, viva la morte !” Con queste parole Milan de Astray mise a tacere il cacadubbi Unamuno all’università di Salamanca durante la guerra civile spagnola.

Lo spettacolo della politica è parte integrante della società dello psicodramma.

Come confrontarsi sulla scena, da “teatro nel teatro”, rompendo i condizionamenti.

Come essere efficaci in una dimensione non priva di risvolti metafisici

Gabriele Adinolfi

 

 

Siamo circondati, condizionati, messi in scena. Il virtuale si è sovrapposto al reale e noi viviamo, immancabilmente agiti, in una dimensione fatta di specchi simmetrici che si riflettono rilanciandosi l’un l’altro l’immagine all’infinito. Spettatori e/o comparse di uno psicodramma senza capo né coda, come argutamente puntualizza Miro smussando gli angoli del Debord. Prigionieri del ruolo, dell’atteggiamento, perduti nella pornografia della banalità, incapaci d’incidere, impotenti.

A un passo dalla coscienza metafisica.

La crociata antifumo è un altro attentato alle libertà

I cortigiani ex sessantottini nuovi commissari politici del puritanesimo

Un epifenomeno di un vero e proprio scontro di civiltà

Gabriele Adinolfi

 

 

 

Nella mia vita ho fumato una sola sigaretta, nel novembre del 1981 a Madrid, in Plaza Mayor, per festeggiare con un rituale inusuale la fresca notizia che attendevo un figlio. Quindi il divieto di fumare non mi tocca. O meglio: non tocca le mie abitudini, i miei piaceri, i miei vizi; ma colpisce, eccome, il mio spirito di libertà.